Il presidente iraniano afferma che Israele ha tentato di assassinarlo: "Ci hanno provato, ma hanno fallito".

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha accusato Israele di aver tentato di assassinarlo , senza specificare quando, in un'intervista rilasciata al conduttore americano Tucker Carlson e trasmessa lunedì.

" Ci hanno provato, sì. Hanno agito di conseguenza, ma hanno fallito ", ha risposto Pezeshkian alla domanda se credesse che Israele abbia cercato di assassinarlo.

"Ero a una riunione (...) hanno cercato di bombardare la zona in cui si è svolto l'incontro", ha aggiunto, senza specificare se ciò sia avvenuto durante la breve guerra del mese scorso, secondo una traduzione delle sue risposte in persiano.

Il conflitto è scoppiato quando Israele ha lanciato attacchi aerei contro l'Iran il 13 giugno, uccidendo alti ufficiali militari e diversi scienziati legati al programma nucleare iraniano.

Il conflitto ha interrotto una serie di colloqui tra gli Stati Uniti e l'Iran sul suo programma nucleare, iniziati ad aprile.

Israele sostiene di aver lanciato i bombardamenti per impedire all'Iran di acquisire armi nucleari, nonostante Teheran affermi che il suo programma sia per scopi civili.

Secondo le autorità giudiziarie iraniane, durante il conflitto in Iran sono morte più di 900 persone.

L'Iran ha risposto con una raffica di missili e bombe contro diverse città israeliane, tra cui Tel Aviv e Haifa, che ha causato 28 morti, secondo le autorità israeliane.

Durante il conflitto, durato 12 giorni, gli Stati Uniti lanciarono un bombardamento sugli impianti nucleari iraniani di Fordo, Isfahan e Natanz.

Pezeshkian ha dichiarato durante l'intervista che non vede "alcun problema" nel riprendere i colloqui con gli Stati Uniti.

"C'è una condizione (...) per la ripresa dei colloqui. Come faremo a riconquistare la fiducia negli Stati Uniti?", ha chiesto.

Durante un'intervista alla BBC, il viceministro degli Esteri iraniano Majid Takht-Ravanchi ha affermato che l'amministrazione Trump ha informato l'Iran, tramite mediatori, di voler riprendere i negoziati, ma che "non ha chiarito la sua posizione" sulla possibilità di ulteriori attacchi mentre i colloqui sono in corso.

Poi, il ministro degli Esteri Abbas Araqchi ha dichiarato sulla stessa linea: " Affinché possiamo decidere di riprendere i negoziati, dovremo prima assicurarci che gli Stati Uniti non ci attaccheranno militarmente di nuovo durante i negoziati ", ha affermato.